La Nostra Storia
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Il Podere la Fonte è situato a circa 300 mt. di altitudine sul colle Volterrano. Nei nostri 5 ettari coltiviamo senza nessun ausilio chimico olivi, alberi da frutto e lavanda angustifolia.
L’idea di coltivare lavanda è nata dalla voglia di rendere in qualche modo produttivi i 5 ettari di terreno che abbiamo comprato nel 1995 e su cui abbiamo circa 300 olivi di differenti cultivars - Leccini, Pendolini, Frantoini.
La terra non è delle migliori, tanta argilla, tanti sassi e sopratutto una periodica carenza di precipitazioni nel periodo estivo. La lavanda è sembrata fin da subito una buona opzione: pianta coriacea, di poche pretese, resistente alla siccità così come alle gelate che regolarmente arrivano a fine inverno. E l’idea di poter produrre olio essenziale ci solleticava molto considerando le sue meravigliose proprietà.​​​​​​​
Nel 2009 abbiamo comprato 50 piantine di Lavanda Angustifolia e le abbiamo trapiantate e praticamente “dimenticate” proprio per vedere come si adattavano al terreno senza bisogno di interventi umani. Non solo sono sopravvissute ma nel giro di un anno son più che raddoppiate. Nel 2011 erano cresciute tanto da garantire abbastanza fiori per iniziare a considerarne la distillazione.
Comprato un alambicco in rame da 5 lt e un magnifico “separatore fiorentino” abbiamo iniziato ad imparare i rudimenti della distillazione.
Da subito ci siamo resi conto che conviene distillare unicamente i fiori, sia per questioni qualitative che per non sprecare energia e tempo a cuocere i gambi, che non contengono proprietà attive ma al contempo rappresentano circa il 90% del volume.
Il passo successivo è stato imparare a propagare le piante da talee, ogni anno produciamo e mettiamo a dimora un centinaio di piantine nuove per cui ogni anno abbiamo un raccolto più cospicuo. La produzione di talee è la fase successiva anche se non necessariamente immediata; abbiamo prodotto talee sia in estate che in inverno e finora non abbiamo notato differenze sostanziali a patto che vengano fatte con luna crescente. Normalmente le mettiamo a dimora subito dopo l’eventuale gelata primaverile. 

Piantine di 2 anni con Trotsky, il nostro fedele trattore.

Al momento abbiamo quasi un migliaio di piante che coprono circa 1 ettaro, per cui c’è ancora tanto spazio per molta più lavanda.​​​​​​​ Da questo grafico potete vedere la progressione produttiva: l’obbiettivo è arrivare a superare i 20 litri di olio essenziale nei prossimi 5 anni. Per garantire una alta qualità del prodotto non vogliamo diventare troppo grandi, troppe piante richiederebbero una meccanizzazione delle operazioni che renderebbe impossibile  la defoliazione (la separazione del fiore dal gambo) con conseguente perdita di qualità.

Annubis al controllo qualità.

La fattoria

Pablo, il guardiano del campo